G.O.T. Team Member
Simone Fulco
IL RE DELLE ALPI, SUA MAESTÀ IL MONTE BIANCO.
Sul tetto d’Europa per toccare il cielo con un dito.
Un must per tutti coloro che si trovano a Courmayeur nel periodo estivo è salire sul Monte Bianco con lo Skyway Monte Bianco. Come dice il nome stesso della funivia è la strada verso il cielo perché veramente sembra di toccare il cielo con un dito.
Bisogna prenotare sia i biglietti sia l’orario di salita per non incorrere in spiacevoli sorprese o attese molto lunghe. Così alle 9.30 del mattino saliamo sulla cabina ed iniziamo l’ascesa. Il primo tratto si ferma alla stazione intermedia di Pavillon/The Mountain a 2.173 mt dove scendiamo per prendere il secondo tratto che ci porterà a Punta Helbronner a 3.466 mt. L’ascesa già ripaga il biglietto con una vista su Courmayeur spettacolare. Arrivati alla stazione finale si è impazienti di uscire e vedere lo spettacolo che la montagna ha da offrire. Purtroppo ci sono le nubi e non riusciamo ad avere una vista soddisfacente. Decidiamo quindi di prendere la vecchia ovovia e di andare ad Aiguille du Midi (3.842 mt) sul versante francese.
Appena superiamo una cresta le nuvole si diradano e lo spettacolo della natura ci lascia senza parole: ghiaccio dal colore cangiante, seracchi profondi, creste, rocce che sembrano sfidare ogni legge della fisica e il cielo di un blu mai visto. L’ovovia è abbastanza lenta ma i circa 20 minuti impiegati per percorre il tratto ed arrivare ad Aiguille du Midi sono davvero pochi per quanto c’è da vedere.
Arrivati alla meta ci accorgiamo subito che con l’altitudine non si scherza, siamo a 3.842 mt, per fare una rampa di scale viene l’affanno, ma sicuramente ne vale la pena per poter ammirare la cima del re delle Alpi. Nella stazione ci sono, oltre a vari punti ristoro e bar, un museo con la storia delle scalate al Monte Bianco e della costruzione della funivia. L’attrazione principale però è il “Passo nel vuoto”, una stanza tutta in vetro dove, chi non soffre di vertigini, può provare la sensazione di essere sospeso nel vuoto. Da qui partono gli alpinisti che vogliono intraprendere la scalata alla vetta e vederli minuscoli puntini colorati sul ghiaccio rende veramente l’idea di quanto questo sport sia difficoltoso ma straordinario allo stesso tempo.